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Un campione in visita al Centro Ippico Pugliese

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Un campione in visita al Centro Ippico Pugliese

È stato l’unico cavaliere al mondo a vincere due medaglie in due discipline diverse: completo e salto. Stiamo parlando di Juan Carlos Garcia, campione di equitazione nato in Colombia ma da diversi anni naturalizzato italiano

È stato l’unico cavaliere al mondo a vincere due medaglie in due discipline diverse: completo e salto. Facendo un paragone con gli sport automobilistici: è come se Lewis Hamilton, già campione del mondo di Formula 1, avesse conquistato il titolo iridato anche nella specialità rally. Stiamo parlando di Juan Carlos Garcia, campione di equitazione nato in Colombia ma da diversi anni naturalizzato italiano. Il suo palmares ci racconta di un atleta che ha partecipato a tre olimpiadi (due con la squadra colombiana ed una con quella italiana), 4 campionati mondiali e 3 campionati europei. Insomma una leggenda degli sport equestri. In questi giorni è stato in visita al Centro Ippico Pugliese La Ficora, dove lo abbiamo incontrato:

D: Sig. Garcia, quando ha cominciato a praticare l’equitazione?

R: Molto piccolo, a 3-4 anni. A quell'età il primo approccio è un amore grande per gli animali, il desiderio di voler conoscere un altro essere vivente. Poi diventa una questione sportiva, perché vuoi superare te stesso, vuoi metterti alla prova. E questo ti fa crescere. E con l’equitazione cresci tanto, perché devi imparare a rapportarti ad un altro essere vivente. Il risultato sportivo non dipende solo da te ma anche dal cavallo che è tuo partner. Devi conoscere bene il tuo cavallo, e lui te. Si crea un rapporto di parità come tra due esseri umani.

D: Lei ha partecipato a 3 olimpiadi, 4 campionati mondiali e 3 campionati europei. Cosa significa essere un atleta di livello internazionale in uno sport poco “famoso”, almeno per il grande pubblico, come l’equitazione?

R: Il fatto di essere una disciplina sportiva che non trascina le folle come il calcio, è un problema prettamente italiano perché, per esempio, in Germania, Olanda, Svezia, Francia è uno dei primi cinque sport nazionali. E ci sono i numeri che parlano. Per esempio in Germania ci sono 20.000 nuovi tesserati annuali, che è un numero incredibile. Ma questo è il risultato di una mentalità molto aperta rispetto all’idea di possedere un cavallo. Infatti in Germania, Olanda e Francia, avere una casa significa avere il posto in garage con un cavallo. Per loro è normale. Tutti quelli che vivono in provincia e non nelle grandi città, hanno un cavallo. Quindi è più facile per un bambino di quei paesi avvicinarsi all’equitazione.

D: Perché un campione come Lei è qui a Foggia nel Centro Ippico Pugliese La Ficora?

R: Perché so riconoscere un’eccellenza quando la incontro sul mio cammino. Anche nel sud Italia, tanto bistrattato. Qui nel Centro Ippico Pugliese La Ficora hanno tutto il necessario per allenare un cavallo. Quando sono arrivato la prima cosa che mi ha colpito è stata la pulizia: lo tengono come un giardino. E poi il campo di allenamento centrale è all’avanguardia: è uno dei più professionali che abbia mai incrociato; infatti i diversi strati di sabbia di cui è composto sono molto importanti per evitare che il cavallo subisca infortuni. Un cavallo può pesare anche 500-600 kg e durante le gare e gli allenamenti il suo peso aumenta per la forza propulsiva data dai salti. Quindi è molto importante che, prima e dopo il salto di un ostacolo, l’impatto delle zampe del cavallo sul terreno sia ben ammortizzato. Il campo del Centro Ippico Pugliese La Ficora è uno dei migliori sui quali mi sia allenato. 

D: Come diceva, Lei ha iniziato a 4 anni a praticare questo sport. Perché dovrei iscrivere mio figlio ad un corso di equitazione?

R: Primo perché, in un’epoca molto individualista come questa, è una scelta controcorrente. I bambini oggi vivono in un’era digitale, sono sempre collegati ad internet e, quindi, vivere all’aria aperta, in campagna, prendersi cura di un altro essere vivente li rende molto più cittadini responsabili perché imparano ad avere relazioni reali. E poi credo che questo li aiuterà a non cercare rifugio, quando saranno cresciuti, nella droga o nell’alcol. E poi, visto che siamo in periodo natalizio, perché non fare un regalo diverso ed originale offrendo la possibilità di imparare ad andare a cavallo in una struttura ben organizzata e a due passi dal centro cittadino di Foggia?

Se lo dice un campione perché non ascoltarlo.